La commissione
Oggi parliamo di sviluppo sostenibile, perchè è appena terminata la settimana della fash-rev e ho letto e ascoltato di tutto. Cominciamo da lontano: nel 1987 fu pubblicato, dalla Commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo, il rapporto “Our common future”
La commissione fu voluta da una donna, una politico svedese, la sig.ra Brundtland. Il rapporto è noto ai più, come Rapporto Brundtland ed è anche un libro piuttosto interessante.
Il gruppo di lavoro fu creato allo scopo di capire che strada stessimo percorrendo e se ci fosse una possibilità futura per il sistema che avevamo adottato. La conclusione a cui giunse, fu tanto semplice quanto innovativa.
Ogni sviluppo, per poter essere considerato uno sviluppo possibile, deve essere uno SVILUPPO SOSTENIBILE.
Sostenibile
Cosa significa però essere SOSTENIBILE?
Significa che si devono tenere in considerazione tre zone di azione e si deve trovare il punto in cui queste si incontrano senza scontrarsi:
- Ci deve essere uno sviluppo economico, perché senza non è realizzabile alcuno sviluppo.
- Ci deve essere uno sviluppo sociale, perché senza nessuno sviluppo è equo.
- Ci deve essere uno sviluppo ambientale perché senza, nessuno sviluppo è vivibile

“lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri “
WCED
Questo accadeva nel 1987, più di 30 anni fa, lo sviluppo sostenibile non è una cosa nuova, arrivato adesso e caduto chissà da dove. La sostenibilità è un tema sotto gli occhi del mondo intero da 30 anni ed a cui ci si è dedicati tanto! Dopo il rapporto della commissione si sono susseguiti incontri, rapporti, agende etc etc sino ad arrivare ai giorni nostri.
Agenda 2030
Nel Settembre del 2015, i 193 stati membri dell’ONU sottoscrissero un programma d’azione noto come AGENDA 2030 che fissa 17 obiettivi, divisi in 169 traguardi che, gli stati membri dell’ONU si impegnano a raggiungere entro il 2030. L’Agenda è entrata in funzione a Gennaio del 2016.
Vi lascio un video, così potete vedere quali siano questo obiettivi UNIVERSALMENTE VALIDI:
Quindi, che lo sviluppo sostenibile sia una cosa importante, lo dice direttamente l’ONU e non è cosa che riguarda solo uno sparuto gruppo di persone, ma riguarda tutti noi.
cosa possiamo fare noi?
Perché io, che sono qui per raccontarvi dei nostri divani, mi metta a parlare di tutto questo è presto detto: L’obiettivo 12 chiede consumi e produzioni responsabili e riguarda tutti noi. Nel nostro piccolo, tutti possiamo fare attivamente qualcosa.
Consumo e produzione responsabili
Cito direttamente dalla fonte:
“Sustainable consumption and production is about promoting resource and energy efficiency, sustainable infrastructure, and providing access to basic services, green and decent jobs and a better quality of life for all.
…
Since sustainable consumption and production aims at “doing more and better with less,” net welfare gains from economic activities can increase by reducing resource use, degradation and pollution along the whole life cycle, while increasing quality of life. There also needs to be significant focus on operating on supply chain, involving everyone from producer to final consumer. This includes educating consumers on sustainable consumption and lifestyles, providing them with adequate information through standards and labels and engaging in sustainable public procurement, among others. “
Ecco, i nostri comportamenti, quando decidiamo di comprare una cosa o un altra, possono influenzare il mercato e direzionarlo altrove. In questo risiede il nostro potere, non semplicemente un potere di acquisto, ma una reale possibilità di influenzare chi produce. Il mercato si muove seguendo la domanda e siamo noi a porla quella domanda.
Se vogliamo fenicotteri di plastica rosa ricoperti di brillantini per il nostro balcone, verranno prodotti. Se ci piacciono i quaderni verdi con i pois gialli, li avremo. Se desideriamo mangiare fragola a Dicembre, le serre verranno in nostro soccorso e via così.
Il mercato non fa altro che soddisfare i nostri desideri. Ecco, qui sarebbe necessario puntualizzare alcune cos. Il mercato tenta incessantemente di crearci bisogni, ma restiamo sul tema e occupiamoci dell’induzione di un bisogno nel consumatore in separata sede.
Compriamo responsabilmente
Quindi la palla è anche in mano nostra.
Facciamoci domande, cerchiamo di capire cosa c’è dietro i fenicotteri rosa e, magari chiediamoci anche se davvero ci piacciono così tanto. Potremmo scoprire che preferiamo avere due bellissimi cesti in vimini nel nostro balcone.
Ogni oggetto ha un suo impatto ambientale, un suo costo etico ed un suo prezzo, tenere in considerazione solo uno di questi fattori è come scegliere ad occhi chiusi la nostra nuova polizza auto.
Nessuno di noi lo farebbe, con una polizza leggiamo tutto e ci facciamo mille domande. Andiamo su Google per confrontare, ne parliamo con gli amici e al bar e, solo se davvero convinti, firmiamo.
Lo stesso andrebbe fatto con tutti i nostri aquisti, è la nostra domanda che muove il mercato, rendiamola responsabile e, già che ci siamo, proviamo anche a renderla realmente nostra.
Visto il tema non facile vi lascio la playlist e anche un video che mi ha fatto scoprire figlia.
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