Una delle domande che ci viene rivolta più spesso è: ” Vale la pena rifare la poltrona ?”
La risposta, purtroppo, non è mai un semplice si o no. Ci sono diversi fattori che vanno valutati e possiamo farlo insieme.
Vediamo quali sono questi fantomatici fattori:
. il costo da sostenere per il rifacimento
. la possibilità di riuscita dell’intervento
. il valore dell’oggetto.
Se fai una lista, poi non puoi fare altro che affrontare uno per volta i punti messi in fila, quindi partiamo dal principio.
Quanto costerà rifare la poltrona?
Tocca ripetersi, non c’è una sola risposta, non si può proprio darvi qui una cifra da tenere buona per sempre. Ogni poltrona è diversa, questo significa che potrebbe bastare un solo giorno di lavoro, oppure potrebbe essere necessaria una intera settimana. Inoltre ci sono poltroncine che con 3 metri le fai e le rifai ed altre per le quali servono almeno 8 metri di stoffa, quindi sono molte le variabili da considerare.
Quello che va considerato è che si deve prima disfare e poi fare ed entrambe le fasi possono avere dei problemi.
Quando disfi il lavoro di un altro, non sai cosa troverai sotto gli strati di stoffa ed imbottitura. Potrebbero rompersi parti o anche solo danneggiarsi e questo porta a tempi più lunghi e alza i costi.
Se volete avere un’idea di quanto potrebbe costare, si può già dare una prima valutazione con una foto, così capiamo se è il caso di procedere oppure se è meglio prendere la via della discarica e possiamo anche darvi un range di prezzo entro il quale muoversi.
Il risultato finale sarà bello?
Anni e anni di rifacimenti hanno affinato l’occhio del tappezziere, è inclemente e definitivo.
- Se dice che si può, una soluzione la trova, fosse anche il caso di cucire a mano ogni singola parte della poltrona.
- Se dice di no, vuol dire che non ci sono speranze e, per quanto ci si possa impegnare non ne verrà fuori niente di buono.
- Se dice di si, farà di tutto per fare un buon lavoro, ha una tendenza al perfezionismo quasi fastidiosa.
Sino ai primi anni ‘80, gli aggetti prodotti erano pensati per durare nel tempo, quindi se avete una poltrona di prima del 1985 più o meno, potete essere quasi certi che abbia una struttura in grado di durare ancora per molto tempo; rifare la poltrona, ha senso anche perché l’oggetto più sostenibile è sempre quello che avete già.
Se invece volete rifare qualcosa di più recente, magari che arriva da qualche grande catena a basso prezzo, direi che raramente ne vale la pena.

Questa, per esempio, non la abbiamo rifatta. Pur essendo decisamente non recente, la situazione era tale da non garantire un buon risultato. La stoffa era la vera particolarità, un gobelin dei primi del ‘900, e non era nemmeno da pensare di cambiarlo. Così abbiamo optato per un restauro, piedini nuovi, sistemazione imbottiture e rammendo dove necessario.
Fattore importantissimo qui è la scelta della stoffa, che va valutata bene sia per dare la giusta rilevanza alla poltrona, sia per adattarsi bene all’ambiente in cui andrà inserita. Gran parte del risultato dipende dal rivestimento che si usa.




Che valore ha??
Ecco qui le risposte sono almeno due.

Ci sono poltrone che sono veri pezzi di design, hanno un valore economico importante e universalmente riconosciuto. Quelle vale sempre la pena rifarle, sono una sorta di investimento.
Quando è arrivata in bottega la Bel Air del gruppo Menphis, in edizione speciale in lana, il dubbio non ci ha nemmeno sfiorato.
La poltrona andava tratta in salvo e riportata assolutamente al suo antico splendore.
Per tutte le altre, vale il valore che gli date voi.
Può essere una poltrona brutta, ma era quella su cui vostra nonna sedeva sempre, quindi avrà un valore sentimentale inestimabile e per queste tendiamo sempre a trovare una soluzione.
Perchè, al tappezziere piace fare da zero, ma io adoro rifare! Dietro gli oggetti ci sono spesso storie bellissime.
Io non so come sia, ma le persone hanno nonnℨ e ziℨ che facevano cose spettacolari e avevano anche il tempo di stare in poltrona. Per quanto riguarda me, ho due oggetti legati a ricordi.
Uno è la sedia a dondolo delle mia bisnonna toscana, su cui raccontava storie a noi nipoti attorno al camino. Non stava li per raccontarci storie, stava li perchè cucinava, sul fuoco del camino aveva sempre qualcosa in cottura.
L’altro è la poltrona di mio nonno, vecchia e rotta, non la abbiamo recuperata, ma ancora oggi, quando entro nella sua casa, giro l’angolo e cerco la sua poltrona. Non mi capacito mai di come mia mamma abbia potuto mettere un frigorifero proprio in quell’angolo.
Quindi, la risposta alla domanda non è 42 (cit.) ma è, va trovata una quadra tra i costi da sostenere per il rifacimento ed il valore sia reale che sentimentale dell’oggetto.
Se avete deciso che sì, la poltrona la volete rifare, noi siamo qui pronti.
Come funziona?
Semplicissimo, veniamo da voi, guardiamo la poltrona, vi diamo un’idea di massima del costo e, se vi va già bene ci portiamo via la poltrona, altrimenti ce ne andiamo a mani vuote e vi facciamo avere un preventivo.
Possiamo anche fare tutta la prima fase tramite mail, basta avere una foto.
Accettato il preventivo torniamo da voi e portiamo via la poltrona.
Cerchiamo di lasciarvi senza seduta per il minor tempo possibile, quindi ci muoviamo quando abbiamo già ordinato e ricevuto la stoffa. Alle volte la avete voi la stoffa, così diventa tutto più facile e se la volete comprare voi, vi diamo indicazioni chiare su quanta ne occorre.
La vostra parte è finita, tocca a noi.
Quando sarà tutto pronto, dopo avervi mandato foto, per essere sicuri che tutto sia esattamente come lo volete, torniamo e consegnamo.
Se ci offrite un caffè è sempre bene accetto.
Link utili:
se volete saperne di più sul Gruppo Menphis, Gucki lo racconta qui
Se volete raccontarci della vostra poltrona da rifare, vi aspettiamo qui
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