Tra i lavori che ci vengono commissionati più frequentemente, ci sono i rifacimenti di divani e poltrone di famiglia. Rivestire una poltrona è il modo più semplice per renderla attuale e dare un nuovo aspetto ad una stanza senza ribaltarla e senza dar fondo ai propri risparmi. Nel vocabolario si trova la definizione più calzante:
rivestire v. tr. [dal lat. tardo revestire, comp. di re– e vestire «vestire»] (io rivèsto, ecc.). – 1.a.Vestire di nuovo: spogliò il bambino e lo rivestì con abiti asciutti e puliti; nel rifl.: fatto il bagno si asciugò e si rivestì.
Il valore affettivo
Abbiamo tutti un mobile a cui sono legati ricordi; per me si tratta della poltrona di mio nonno Nino. Una vecchia e brutta sedia di legno, tipo una sdraio, ma con un rivestimento imbottito. Stava in un vano del tinello e veniva usata per guardare la TV addormentandosi. Quando i miei hanno rifatto casa, l’hanno buttata via ed al suo posto, nella nicchia, hanno messo il frigo.
Bisogna ammettere che quello spazio era proprio perfetto per un elettrodomestico, ma io, ancora oggi, giro l’angolo e vedo la poltrona e mio nonno seduto lì.
Il valore affettivo degli oggetti spesso trascende il gusto estetico e, l’amore per mio nonno, mi fa vedere bello qualcosa che davvero non lo era.
Ecco, se una cosa ha per voi un valore sentimentale, vale sempre la pena tenerla, un modo per sistemarla lo troviamo sempre .
Rivestiamo una poltrona
Ci sono volte in cui rivestire una poltrona si rivela davvero un bel lavoro, e questo ne è un esempio perfetto.

Quando queste due poltroncine da rifare sono entrate in laboratorio, abbiamo subito pensato che il lavoro sarebbe stato facile e l’effetto finale favoloso. Sono del 1965, portano stupendamente i loro 54 anni, potessi arrivarci io messa così bene!

Non sono state sottoposte a lifting, sono nate fortunate.
Perchè ci sono forme che travalicano il tempo e restano attuali sempre. Ci sono materiali di qualità che resistono al passare degli anni e ci sono artigiani che mettono passione, cura e attenzione nel loro lavoro e gli consentono di durare a lungo.
Sono delle poltrone a pozzetto, cioè poltroncine con lo schienale curvato che continua nei braccioli. In questo modo si forma una sorta di nido accogliente. Solitamente sono anche piuttosto piccole, per cui finiscono in camere da letto oppure in un angolo del salotto vicino alla libreria.
Ci capita spessissimo di rivestire qualcosa, un letto, un divano, delle poltrone o anche delle sedie e, ogni volta, è una nuova avventura. Dietro ognuno di questi oggetti c’è una storia che non si vuole perdere e sentimenti che si vuole fare durare nel tempo. Per questo è il nostro lavoro preferito. Abbiamo un debole per le storie.

Ora è così, un velluto tra il giallo ed il verde, quasi un pantone primavera 2019! ed anche la gatta apprezza.
Si è meritata anche un post su IG per quanto ci è piaciuto farla.
E ogni volta che la telefonata del cliente inizia con: “buongiorno, dovrei rifare…” ci facciamo pendere dall’euforia. Prima o poi raccoglieremo tutte le storie dietro ai rivestimenti tessili e ne faremo un libro.
Nell’attesa di leggere tutte le nostre storie raccolte, abbiamo creato una bacheca Pinterest a metà strada tra gli anni ’60 e la primavera del 2019, incuranti dell’assenza di quest’ultima e, come sempre vi lasciamo il link alla playlist dedicata.
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